Tradizionalmente l’incertezza politica è un fattore non gradito dalla finanza soprattutto in una situazione macroeconomica mondiale già preoccupata per diverse altre questioni.

Gli Hedge Fund (fondi speculativi) stanno quindi scommettendo pesantemente contro il debito italiano ma questo rispecchia realmente un rischio Italia o è gran parte speculazione finanziaria?

Realtà o finzione?

Storicamente l’Italia non è priva di questi momenti di forte incertezza ma allo stesso tempo ha saputo sempre dimostrare che difronte a situazioni particolarmente avverse e incerte è stata in grado di rimettere “i binari” in giusta posizione.

Per quanto riguarda l’economia, il Pil italiano si sta comportando sufficientemente bene (nonostante che le previsioni future sano offuscate dai prezzi dell’energia) rispetto la media europea e il governo sta compiendo discreti progressi nella diversificazione delle forniture di gas senza appesantire esageratamente le finanze pubbliche per spese infrastrutturali.

L’Ita-coin rappresenta un indicatore ciclico prodotto da Banca d’Italia e fornisce una stima mensile dell’evoluzione dell’economia italiana che non sembra poi essere così disastrata come le posizioni finanziarie degli Hedge Fund possono far credere.

Non assumiamo la posizione dello struzzo.

Lo struzzo mette la testa sotto la sabbia ma rimane comunque vulnerabile. Questo è l’errore che dobbiamo evitare in quanto il sentiment del mercato, seppur forse, esagerato, non può essere ignorato. Sono previste comunque sia delle previsioni economiche al ribasso per il 2023 e il debito pubblico ha toccato un nuovo record attestandosi a 2766 miliardi di euro anche se il peso degli investimenti esteri è diminuito rispetto la crisi del debito sovrano del 2011.

L’incertezza del quadro politico e la scommessa della mancanza di misure efficaci sono elementi che stanno alimentando la sfiducia del mercato nei confronti del debito italiano, sfiducia che però potrebbe essere esagerata o oggetto di speculazione.

Titoli di stato italiani: porto sicuro e rendimento interessante?

La finanza non regala pasti gratis e per quanto possiamo voler crederci, i titoli di stato italiani non assolvono al ruolo di porto sicuro all’interno di un portafoglio ampio e diversificato poiché tendono a muoversi molto nelle fasi di mercato difficili e non forniscono un’efficacie diversificazione di portafoglio. Possono però offrire rendimenti interessati, al di sopra anche della media europea.

Ciascun investitore dovrà valutare quindi quale posto dare ai titoli di stato italiani nel proprio portafoglio considerando che sì la speculazione probabilmente è eccessiva ma che comunque rischio e volatilità non vanno sottovalutati in quando pur essendo titoli statali difficilmente possono essere considerati più sicuri di titoli statali francesi o tedeschi.

Hai letto l’articolo e vuoi approfondire alcuni aspetti?

Vuoi un’analisi GRATUITA del tuo portafoglio?

Contattami, sarò lieto di risponderti.

**Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *